Nella veglia di Pentecoste da Assisi una preghiera per il Paese nel 75° anniversario della proclamazione di San Francesco Patrono d’Italia
1. Altissimo, onnipotente, bon Signore,
da questa Città serafica,
dove Francesco levò il Cantico di frate sole,
salga a te la nostra preghiera.
Ti imploriamo
per ciascuno di noi,
per le nostre famiglie,
per tutte le Città e Regioni,
per tutta la nostra Nazione.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
2. Tu, Dio – Amore,
ci hai dato il tuo figlio Gesù,
splendore della tua sostanza,
fatto carne della nostra carne
nel grembo della Vergine Maria:
effondi ancora il tuo Santo Spirito,
perché riconosciamo in Te
il nostro Padre e Signore,
e la fede torni ad essere linfa vitale
della nostra Italia,
segreto della sua pace
e del suo progresso morale e civile.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
3. Tue , Signore, “so’ le laude,
la gloria e l’onore, et onne benedizione”.
Il tuo sguardo creatore
ha fatto bello il nostro Paese.
Dalle Alpi svettanti
alle isole baciate dal mare,
nelle Città ricche di storia e cultura,
o nei borghi pieni di verde e di pace,
tutto canta la tua gloria.
Ti preghiamo:
fa’ che le bellezze del nostro paesaggio
non stridano con la confusione dei nostri pensieri
con la freddezza dei nostri cuori
e la perdita dei nostri valori.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
4. Riconosciamo il nostro peccato:
se frate sole e sora luna
ancora splendono sulle nostre contrade,
sora acqua e sora nostra Madre terra
sono ferite.
I nostri idoli di argento e di oro
ne hanno deturpato il volto:
non siamo stati custodi,
ma usurpatori.
E la natura segnata da violenza
ci porta un conto amaro:
perdonaci, o Padre,
e aiutaci a riscoprire il tuo dono.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
5. Bella davvero, Signore, la nostra terra,
ricca di “frutti, con coloriti flori et herba”.
Ci hai colmati di beni!
Eppure troppi nel mondo, anche nella nostra
Italia,
mancano del necessario.
Ci siamo cullati sul benessere
e ci è sfuggito che,
in un mondo povero di etica e di amore,
prima o poi il “dio denaro” ci avrebbe tradito,
travolgendo imprese, lavoratori,
giovani e famiglie.
Difficile risalire la china.
Aiutaci, o Dio, a costruire una società solidale,
in cui nessuno debba disperare
e tutti possano partecipare al banchetto della
vita.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
P6. Dio vivente e datore di vita,
tutte le creature sono segno di te.
Abbi pietà, se anche nella nostra patria
tante vite umane
non sono accolte, amate e rispettate,
e le esistenze più fragili,
anziani, poveri, immigrati e disabili,
spesso sono ai margini del nostro amore.
Aiutaci ad “ascoltare” le piaghe di Cristo
in chi è nel bisogno.
Donaci animi grandi, case ospitali,
una cultura dell’accoglienza e dell’incontro,
lontano dall’egoismo
che chiude i confini e uccide la speranza.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
7. O Dio uno e trino,
fondamento e sostegno di ogni famiglia:
aiutaci a riscoprire la famiglia
come cellula – base della società,
incontro fecondo tra uomo e donna,
segreto del nostro futuro.
Ti prenda compassione di tante famiglie
sempre più fragili, sempre più piccole,
chiuse al dono e alla gioia della vita.
Donaci la forza di ricominciare:
beati quelli “ke perdonano per lo tuo amore”
e sostengo(no) infirmitate e tribulazione,
ka da te, Altissimo, saranno incoronati”.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.
8. Con la croce e la risurrezione del tuo Figlio,
tu hai posto, o Signore, nel cuore della storia
una sorgente di vita.
Aiutaci a fare della Città terrena
un regno di giustizia e di pace.
Dona ai governanti il tuo Spirito,
perché la politica sia praticata
come forma preziosa della carità,
tutta votata al bene comune.
Aiutaci a riprendere speranza,
con un cuore largo,
capace di amor di patria,
ma anche premuroso dell’unità
tra le nazioni,
in Europa e nel mondo.
E fa’ che non dimentichiamo
che l’ultima patria è nel cielo,
dove, con Francesco nostro patrono,
speriamo di vincere non solo la “prima”,
ma la “seconda morte”
per una vita che trovi in te
il sapore dell’eterno.
Rit. Per intercessione di San Francesco,
ascoltaci Signore.