di Morena Zingales
ASSISI – Tu sei qui, Tu sei qui, Tu sei qui, Gesù Tu vivi in me, o mio Signor, Tu vivi in me Gesù Tu sei qui…
Questo è solo una parte dei tanti canti di Medjugorje che hanno fatto da sottosfondo alla serata dell’ Ordine Francescano Secolare di Assisi. Una serata di preghiera intensa. La Cripta della Basilica, dove in pace riposa il “Poverello”, è il luogo Santo che i Francescani, due martedì al mese e di sera, usano per pregare con immensa pace, caldo silenzio e dolci canti, appunto quelli di Medjugorje, suonati e cantati dalla Fraternità di Cannara.
La preghiera è stata aperta dalla lettura del Vangelo, fatta dal Terziario Marcello Migliosi. Questa sera, martedì 29 aprile 2014, una preghiera particolare, perché è stata ammessa al Noviziato Ambra Mazzoli. Il Ministro dell’Ordine, Guido Gaudenzi, con Frate Alfio, in nome della Fraternità hanno accolto con grande gioia la sua domanda.
Vivere con più intenso impegno e diligenza la grazia e la consacrazione battesimale per seguire Gesù Cristo secondo l’insegnamento e l’esempio di San Francesco d’Assisi. Sono questi i canoni dei Francescani Secolari, ma non ultimo, perché la Fraternità si affianca al cammino di chi vuole intrapendere questa strada con l’amicizia, con la preghiera, con la testimonianza della vita ed essere sempre in aiuto.
La serata è stata particolare anche per la testimoniaza, letta dal Francescano Tommaso Moramarco, sul Beato Federico Ozaman, Terziario Francescano, francese e fondatore della Società di San Vincenzo. Ozaman è stato un esempio di carità e santità laicale. Durante questa lettura è stata recitata la preghiera dei Vincenziani, molto suggestiva che ha fatto rabbrividire la pelle. Recita così e tutti a voce alta l’hanno letta.
Signore, fammi buon amico di tutti. Fa’ che la mia persona ispiri fiducia: a chi soffre e si lamenta, a chi cerca luce lontano da Te, a chi vorrebbe cominciare e non sa come, a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace. Signore aiutami, perché non passi accanto a nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso, con il passo affrettato. Signore, aiutami ad accorgermi subito: di quelli che mi stanno accanto, di quelli che sono preoccupati e disorientati, di quelli che soffrono senza mostrarlo, di quelli che si sentono isolati senza volerlo. Signore, dammi una sensibilità che sappia andare incontro ai cuori. Signore, liberami dall’egoismo, perché li possa servire, perché Ti possa amare, perché Ti possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare. Forti parole da ricordare e portare sempre dentro i propri cuori, per non restare indifferenti, davanti a chi soffre, senza mostrarlo…
Il prossimo appuntamento con la Fraternità è martedì 6 maggio alle ore 21 e il 22 maggio, in occasione della festa di Santa Rita, ci sarà la preghiera con la Benedizione della Corona di Rose.